LA STRATIFICAZIONE DEL RISCHIO ARITMICO NELLE CARDIOMIOPATIE PER LA PREVENZIONE DELLA MORTE IMPROVVISA NEL GIOVANE E NELL’ATLETA

La diagnosi differenziale tra gli adattamenti fisiologici alla attività sportiva e le cardiomiopatie e la successiva stratificazione del rischio aritmico di quest’ultime rappresenta una delle sfide più complesse che affronta la cardiologia moderna. I progressi delle conoscenze in ambito di genetica aiutano nel percorso diagnostico ma devono essere sempre valutati complementarmente alla clinica, alla valutazione elettrocardiografica ed agli esami di imaging. Il ruolo del cardiologo è quello pertanto di comporre un puzzle che spesso ha delle tessere mancanti. La tecnologia ha anche portato delle innovazioni nel trattamento degli eventi aritmici maggiori con defibrillatori che hanno complicanze sempre minori a parità di efficacia ma che devono essere impiantati in modo adeguato per trarne il massimo beneficio. Lo scopo dell’incontro sarà pertanto discutere dei percorsi diagnostici che portano ad una diagnosi di cardiomiopatia con particolare attenzione agli elementi di maggior rilevanza per la stratificazione del rischio aritmico. L’incontro avrà anche lo scopo di valutare le attuali tecnologie per la prevenzione della morte cardiaca improvvisa in categorie specifiche di pazienti giovani con cardiomiopatie.    

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